Come risparmiare sulla Tasi 2014



Il 16 giungno era fissata la scadenza per il pagamento dell’acconto Tasi 2014, in tutti i comuni che avevano deliberato e pubblicato le aliquote entro il termine del 31 maggio. Molti comuni hanno però imposto scadenze diverse e la normativa indica che per i contribuenti è legittimo seguire le indicazioni del comune di residenza.
Il governo ha poi tranquillizzato tutti offrendo una deroga alle persone che pagheranno in ritardo, consentendo di versare la differenza in futuro, anche se ancora non è ben chiaro quando e per quanto senza incorrere in sanzioni. Una situazione non chiara sin dalla partenza: sulle detrazioni della tassa vi sono infatti molte lacune, che cercheremo di colmare in questa guida per poter risparmiare qualcosa.

  • Le detrazioni applicabili alla Tasi sono relative alla rendita catastale e ai figli conviventi:

[dropcap]1[/dropcap] nella maggior parte dei comuni le detrazioni cambiano in base alla rendita catastale dell’immobile; con una rendita catastale superiore, sarà inferiore la detrazione e viceversa. Bisogna comunque tener presente che il valore per il quale non si ha diritto ad alcuna detrazione, può essere equivalente a 700 euro piuttosto che a 1200, a discrezione del comune di residenza.

[dropcap]2[/dropcap] Per quanto riguarda le detrazioni relative ai figli conviventi, in linea generale sono applicabili per i figli residenti nell’immobile che non abbiano superato i 25 o 26 anni d’età (anche questo a discrezione del comune di appartenenza).

[dropcap]3[/dropcap] Ulteriore possibilità da non sottovalutare consiste nel fatto che il nostro comune abbia previsto di attribuire una detrazione fissa per il singolo immobile (esclusivamente la prima casa) senza considerare la sua rendita catastale.

  • Per quanto riguarda il calcolo delle detrazioni della Tasi 2014, esso può apparire complesso, in realtà è sufficiente seguire questi punti:

[dropcap]1[/dropcap] Si rivaluta la rendita catastale del 5%.

[dropcap]2[/dropcap] Si moltiplica il risultato ottenuto per il coefficiente che varia in relazione al tipo di immobile (per le abitazioni il valore è 160).

[dropcap]3[/dropcap] Sul valore ottenuto si applica l’aliquota indicata dal comune, con le eventuali detrazioni citate in precedenza.

[dropcap]4[/dropcap] In caso di comproprietari, le detrazioni Tasi 2014 vanno sempre ripartite in parti uguali, anche nel caso in cui le quote di possesso siano diverse.

[dropcap]5[/dropcap] Un altro motivo di incertezza è quello relativo agli importi minimi, al di sotto dei quali non deve esere pagato sulla Tasi. La regola base prevede che si paga dai 12 euro a salire, sempre se il comune non ha stabilito una soglia differente.

Per tutti questi motivi è opportuno consultare il sito del Ministero delle Finanze, che raccoglie le delibere di tutti i comuni che le hanno prodotte.









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